La pandemia di COVID-19 ha dato uno scossone alle imprese in tutto il mondo, spazzando via le certezze e rimettendo in discussione gli approcci tradizionali. Tra le conseguenze positive del new normal, spicca il ruolo primario assunto dalla formazione aziendale, diventato un asset strategico dello sviluppo imprenditoriale. E, cosa ancora ancora più importante, la formazione in azienda rappresenta un vero e proprio trend. Secondo la recente indagine internazionale Global HR condotta da CoachHub, infatti, la crescita delle persone in azienda contribuirà in maniera rilevante alla crescita delle imprese: “La competenza più importante per fronteggiare l’incertezza, è imparare ad imparare”.
La formazione dei dipendenti come asset strategico di crescita
La ricerca di CoachHub si è basata sulle interviste a 2.472 responsabili HR senior in diversi Paesi del mondo, nel periodo tra il 27 settembre e il 4 ottobre 2021. Dall’analisi delle risposte, sono emersi tre risultati chiave:
1. Crescita e instabilità: il business cresce ma l’instabilità delle performance rimane. Alla luce di queste prospettive, si tende a investire in particolare nella formazione delle competenze “evolutive”, cioè di sviluppo.
2. Riqualificazione: il 50% delle aziende di medie dimensioni intervistate prevede una ristrutturazione interna che richiederà formazione costante del personale. Dopo una fase di emergenza, focalizzata sull’adattamento a nuovi metodi e tecnologie, adesso la formazione punterà alle competenze necessarie per le sfide del futuro.
3. Competenze comportamentali: saranno le competenze chiave da allenare. Per svilupparle, le aziende stanno affiancando il coaching alla formazione, estendendo le sessioni, prima riservate alle figure apicali, a fasce più ampie di personale anche grazie all’online.
Piani di formazione aziendale: una priorità anche italiana
E l’Italia? Anche il nostro Paese è in linea con i trend internazionali: anzi, ben il 92% degli intervistati italiani prevede che i budget per i piani di formazione aziendale e lo sviluppo del personale cresceranno. Le necessità formative verranno riviste più spesso, giungendo anche a discussioni trimestrali delle strategie. Si confermano anche da noi tre tendenze in particolare: l’e-learning (67%), l’apprendimento on the job (sul campo) (60%) e il coaching (51%), che si svolge perlopiù online. Un dato curioso: l’Italia, insieme a Spagna e Regno Unito, risulta tra i Paesi meno propensi a ritornare alla formazione in presenza.

La formazione del personale per prevenire le grandi dimissioni
Ma la formazione si sta rivelando di primaria importanza anche per contrastare un recente fenomeno nel mondo del lavoro: quello delle grandi dimissioni. È in costante aumento, infatti, il numero di persone che si dimette volontariamente dalle aziende in cerca di opportunità di carriera o di un migliore work-life balance. Un vero e proprio esodo dei talenti dalle aziende che drena le risorse, rallenta lo sviluppo e riduce i fatturati. Per contrastare questo fenomeno si può investire in una formazione mirata del personale unita al coaching, in modo da trasferire e allenare sul campo le nuove competenze, aumentando il coinvolgimento e la motivazione del personale.
Il coaching entra da protagonista nel piano formativo aziendale
L’attuale contesto mondiale è ben sintetizzato dalla sigla VUCA: Volatility (volatilità), Uncertainty (incertezza), Complexity (complessità) e Ambiguity (ambiguità). In questa situazione le aziende devono affrontare nuove importanti sfide: cambiamenti più veloci, tecnologie più all’avanguardia, team ibridi (in parte in presenza e in parte da remoto), concorrenza più competitiva, flessibilità e mobilità in aumento, richiesta di opportunità di crescita e maggiore benessere da parte del personale. Per le imprese sarà, quindi, necessario non solo investire costantemente nella formazione di nuove competenze, ma anche garantire il loro allenamento e mantenimento attraverso il coaching, individuale e di team, che sta entrando da protagonista nei piani di sviluppo aziendali.
La formazione nelle aziende per unire risultati e benessere
Il 56% degli intervistati ha affermato di aver già abbracciato il coaching individuale come parte dello sviluppo del proprio personale, mentre il 39% sta pensando di farlo. L’utilizzo di un coach esterno è visto come un metodo di alto valore per sviluppare abilità comportamentali e nuovi modi di lavorare e affrontare l’incertezza. Il benessere delle persone contribuirà sempre di più al raggiungimento dei risultati aziendali. Perché il coaching è efficace nell’unire risultati e benessere? Perché un coach in azienda può contribuire alla valorizzazione dei punti di forza di ognuno, con un aumento sia della soddisfazione personale che delle performance aziendali.

La formazione aziendale per trasformare la crisi in opportunità
Di fronte a un grande evento come la pandemia di COVID-19 si può reagire in due modi: subire il cambiamento o cavalcare l’onda. La formazione aziendale consente alle imprese di trasformare la crisi in opportunità. E l’integrazione della formazione esperienziale con il coaching, che è ciò che contraddistingue le proposte per le aziende di Pink Factory Academy, è un investimento per trattenere i talenti e garantire una continuità di sviluppo. “L’incertezza rimarrà una regola più che un’eccezione, quindi sia le organizzazioni che gli individui devono aggiornare permanentemente le proprie competenze per adattarsi e innovare”.
Fonte: Global HR CoachHub
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Miriam Bruera
Founder Pink Factory Academy