Perché molte imprese non sono in grado di sopravvivere alle crisi o alle difficoltà dei primi anni? Uno dei motivi è che spesso si avvia un’impresa pensando di possedere in maniera innata le competenze manageriali necessarie per gestirla. Invece non per tutti è così. Per la maggior parte delle persone, saper gestire efficacemente un’impresa è il risultato di un allenamento consapevole in cui il coaching e la formazione possono avere un ruolo chiave.
Inoltre, se solo fino a poco tempo fa, alcune competenze tipicamente femminili, come l’empatia, la sensibilità e l’intuito non venivano ritenute significative nella gestione di un’azienda, oggi le competenze manageriali al femminile si stanno rivelando sempre più determinanti per il successo e la sostenibilità delle imprese.
Competenze manageriali: cosa sono
Per competenze manageriali si intende l’insieme delle qualità che consente a un manager o, più in generale, a un leader di gestire in modo efficace il team e di fare scelte per il successo della propria organizzazione. Non si tratta di qualità da prendere singolarmente, bensì di competenze che vanno considerate e sono più efficaci nel loro insieme.
Quali sono le competenze manageriali di un buon leader
Quali caratteristiche e abilità sono richieste a un buon leader? Le competenze manageriali riguardano diversi ambiti, da quelli più tecnici a quelli più relazionali. Eccone alcune:
1. Planning: pianificare efficacemente le attività e gestire le risorse disponibili
2. Decision making: assumersi responsabilità e compiere scelte per il bene dell’organizzazione
3. Pensiero laterale e creatività: osservare le situazioni da nuovi punti di vista e trovare soluzioni innovative
4. Delega: delegare attività al team, favorendone la crescita e l’autonomia
5. Nuovi trend: aggiornamento continuo sulle nuove tendenze e le evoluzioni dei mercati
6. Motivazione: mantenere alta la motivazione personale e motivare il team
7. Self-management: essere leader di sé stessi e stimolare il team a fare altrettanto
8. Leadership: guidare il team e favorire lo sviluppo di futuri leader
9. Inclusività: favorire l’accoglienza e la valorizzazione della diversità
10. Ascolto attivo: ascoltare attivamente i propri interlocutori, stimolando l’espressione del loro punto di vista
11. Resilienza: affrontare e superare positivamente eventi difficili, riorganizzando la propria vita
12. Empatia: comprendere le emozioni e gli stati d’animo dei propri interlocutori

Cosa sono le soft skills e perché sono così importanti
A differenza delle hard skills, cioè le competenze tecniche, le soft skills, ossia le competenze trasversali o relazionali, sono legate alla personalità e alle attitudini interpersonali. Ed è proprio nelle soft skills (come comunicazione empatica, lavoro di squadra, proattività, leadership inclusiva, intelligenza emotiva), viste come un punto di forza e non più di debolezza, che le donne possono giocano un ruolo fondamentale per la gestione di un’azienda.
Le capacità manageriali delle donne, una carta vincente
I leader più efficaci, quindi, saranno coloro che punteranno sull’acquisizione, il mantenimento e l’aggiornamento costante delle competenze manageriali e delle soft skills. E le competenze manageriali e trasversali delle donne saranno fondamentali per le imprese. Lo dimostra anche l’indagine “La formazione manageriale delle donne: evidenze e impatto sulla produttività” realizzata dallo studio Fondirigenti in collaborazione con le Università di Trento e Bolzano. Dopo aver analizzato la domanda di formazione espressa dalle 14mila imprese aderenti (e dai loro 80mila dirigenti) nel corso dell’ultimo decennio, dallo studio è emerso che le imprese che hanno investito nella formazione manageriale delle donne hanno ottenuto un incremento di produttività del 9%.

Coaching e formazione per lo sviluppo delle capacità manageriali
Come si possono acquisire e sviluppare le competenze manageriali? Attraverso un investimento costante nel coaching e nella formazione. È quello che ha fatto, ad esempio, il CIF (Comitato Imprenditoria Femminile) della Camera di Commercio di Torino che si è rivolto a Pink Factory Academy per il percorso formativo “Leadership Journey” sulla leadership al femminile. Il progetto ha visto la partecipazione di 40 donne imprenditrici e manager ad un viaggio di scoperta della propria leadership personale e dell’impatto che si può avere nelle proprie imprese e comunità.
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Miriam Bruera
Founder Pink Factory Academy